Stasera: Opera

Ecco qua, mica che pensiate che sono emigrato all’estero in un posto privo di cultura, barbario (io) tra i barbari (loro).
A Riga tra le varie altre attività culturali (non so, tra un concerto di Albano e uno degli Scorpions), ci sta pure un rinomato Teatro dell’Opera. Ed e’ rinomato davvero, eh, in tutta l’area baltica e scandinava.
E quindi come resistere alla tentazione di portare la morosa in visita a Riga a vedere l’opera, la Bohème nella fattispecie?
Immagino già gli insulti del mio pubblico maschile, starete pensando o che sono masochista o che sono uno zerbino. Temo che abbiate ragione in entrambi i casi!
Comunque memore di avere un tempo comprato dei biglietti dell’Operà parigina per permettere a Lorenzo di fare lo splendido, mi sono sentito di fare altrettanto con i mezzi a disposizione.
L’esperienza non è stata così drammatica; devo dire che del cantato in italiano si capisce poco o nulla, ma c’era un comodo schermo con i sottotitoli in lettone ed in inglese... un po’ riassunti ma comunque utili. E poi i nostri posti erano molto belli, visto che eravamo in parterre laterale praticamente sospesi sopra l’orchestra, e quindi si potevano guardare gli orchestrali suonare, parlare, annoiarsi, giocare con il palmare... e scoprire che tutte le ironie che si fanno sui percussionisti classici sono più che giustificate, non fanno niente! Stanno lì 20 minuti a fissare il vuoto, aspettando di fare un ding con il triangolo o una rullata di timpani, follia! Una cosa che oscilla tra il lavoro ideale e la cosa più frustrante del mondo, a seconda dell’umore di quando ci si pensa. Certo pensare che sono tutti usciti dal conservatorio, per fare un ding ogni 20 minuti, fa una certa impressione.
In generale l’atmosfera è di una certa rilassatezza, non c’è quel clima ingessato che uno si immagina alla Scala, la gente è elegante ma senza esagerare, l’orchestra formale ma senza eccessi, il direttore d’orchestra in pantaloni e camicia nera, niente frac, niente pinne, una cosa sobria insomma. Artisticamente non ho molto da dire nel senso che mi mancano i parametri di giudizio, a me son sembrati tutti bravi e preparati, ma chi può dirlo. Di certo a livello di coreografia si è fatta apprezzare la popputa modella che mostrava le sue grazie sul palco, facendo da modella di nudo per il pittore che è tra i protagonisti. Diciamo che ha risvegliato la mia attenzione quando al terzo atto ormai la noia stava prendendo il sopravvento.
Il teatro da fuori sembra enorme, probabilmente complice la posizione isolata nei giardini cittadini, ma da dentro non è molto grande, ben più piccolo del Donizetti, per dire. Peraltro ho appena scoperto che il teatro di Bergamo è uno tra i teatri storici più grandi d’Italia, quindi è un termine di paragone piuttosto impegnativo, a mia insaputa.
Tornando a bomba, la cosa notevole è che il programma non è fatto come nei teatri italiani, dove fanno per una o due settimane lo stesso spettacolo e poi cambiano per farne un altro; qui fanno magari 5 repliche in una stagione, ma sparse in un mese o due di tempo e intervallate da altro, il tutto fatto dalla stessa compagnia stabile. Quindi volendo c’è la possibilità di vedere diverse opere in poco tempo. Saprò resistere alla tentazione? Solo il tempo saprà dare una risposta, certo ho un cinema molto economico vicino a casa...

1 commenti:

sdn ha detto...

prima di fai il figo che vai all'opera e poi parli di poppe?