Tre metri sopra il circolo polare artico

A prima vista ho pensato, da orgoglioso italiano, che oltre ad Albano, ai Ricchi e Poveri a alla pizza, il nostro paese fosse in grado di esportare anche fenomeni antropologitamente rilevanti come i lucchetti attaccati sui ponti dalle coppiette (non sono informatissimo su Tre Metri Sopra Il Cielo, Moccia, Scamarcio e compagnia danzante, ma quella roba lì, insomma). E subito mi sono sentito in dovere di documentare e informare il mondo da queste rilevantissime pagine: c’è un ponticello sul canale nei giardini di Riga che è ricoperto di lucchetti con teneramente inicisi i nomi degli innamorati, alcuni anche simpaticamente esotici in cirillico.
Poi però mi sono coscienziosamente informato qui, e non si capisce bene quanto sia vecchia l’usanza: il libro che l’ha resa famosa è ‘Ho voglia di te’, ed è del 2006. All’occhiata distratta che ho dato ho visto sicuramente qui a Riga alcuni lucchetti con data 2004... quindi il mistero si infittisce, chi ha avuto l’idea? Da dove nasce la cosa? Interrogativi inquietanti, talmente inquietanti che penso che tornerò ad ignorarli da questo momento.
Comunque da bravo reporter ho pure beccato in flagrante la coppia (con testimone, tutto legale) che piazzava il suo sigillo d’ammòòòre! Ma che teneri questi nordici!

Croazia, Mare, Sole

Rieccomi.
A Riga.
Sensazione strana tornare qui dopo 5 settimane. Certo non posso dire di sentirmi a casa, d’altra parte sono tornato in un posto familiare e accogliente, dopo essere stato veramente a casa, e avere passato tanto tempo con la morosa.
E adesso rieccomi qui, in Lettonia, da solo. Fa proprio strano, in parte spaesante e in parte normale, una sensazione decisamente schizofrenica.

Ma parliamo di viaggi, che è il filo conduttore da queste parti.
Dopo una intensa settimana in Italia ce ne siamo andati per una settimana di assoluto e totale riposo a Krk, Croazia. Devo dire che il posto è stato ben scelto per tale scopo. Ci siamo sistemati in un bell’appartamentino a Malinska, che è un paesino tutto fatto di seconde case, nuovo di pacca e privo di centro storico, in una grande baia piena di piccole calette ghiaiose.
I luoghi comuni sul fatto che l’Adriatico in Croazia è una cosa completamente diversa sono tutti veri. Niente sabbia, niente alghe, acqua limpida. Anche niente spiagge, ma è una cosa che alla fine ha molti lati positivi, soprattutto perchè costringe la gente a distribuirsi molto lungo la costa, niente file di 10 ombrelloni lungo il litorale; la cosa più particolare è che nel dedalo di isole e costa frastagliata il mare ha sempre mille confini, e almeno stando sull’isola di Krk è impossibile vedere il mare aperto, sembra sempre di stare il un lago!
L’isola è bella, per la maggior parte boscosa tranne la parte sud che è brulla e piuttosto lunare, con un paio di bei paesini (Krk e Baska) con centro storico veneziano ben conservato molto suggestivi, entrambi con una parte totalmente turistica e una parte invece dove abita la gente del posto, condividendo questa sorte con l’antica madrepatria.
Insomma impressioni positive, e gran bel posto per fare una settimana di mare senza stress, senza troppa ressa e senza troppi ggiovani – si, sono vecchio, dentro, da sempre.

Ohrid

Prima scampagnata nella vera Macedonia, e praticamente ho già visto mezza nazione; sì, è proprio piccola!

La meta è stata il lago di Ohrid, e devo dire che mi è piaciuto molto. Fine settimana passato con tre colleghi (solita composizione da barzelletta: un olandese, un thailandese e un macedone); con la macchina dell’olandese siamo partiti facendo il giro lungo: in questo modo oltre ai profondi balcani ci siamo visti anche alcune altre città, tutte abbastanza piccole, come Prilep e Bittola.
Devo dire che non c’è molto stacco tra la capitale e il resto: sarà anche che a Skopje non c’è tutta questa opulenza, ma le città di provincia sono belline e attive – almeno quelle che ho visto io, di media grandezza. Il livello di vita sembra lo stesso, e si risparmiano lo squallore dei palazzoni e il senso di caotico e sporco della grande città. Niente di particolare da vedere, ma vie, piazze, mercati, negozi, sempre tanta gente per strada, e una impressione di vitalità piacevole.
La riflessione giunge spontanea in confronto alla Lettonia, dove invece il contrasto tra la ricca e elegante capitale e le cittadine provinciali povere e deserte è piuttosto stridente.
Tra una città e l’altra colline, montagne e tanto verde, paesaggi in qualche modo simili ai nostri appennini.
Il lago invece ricorda quelli del nord Italia, chiuso da colline da tutti i lati, ma sicuramente è molto meno popolato, anche se comunque ci sono parecchi paesi che lo circondano. Il paese di Ohrid, in particolare, è un vero gioiello: costruito su una penisola che sporge nel lago è ricchissimo di storia. E' stato la capitale del regno di Bulgaria nel medioevo, e ancora prima città bizantina, ed ellenistica. Tutto questo porta in eredità 365 chiese e monasteri ortodossi, uno per giorno dell’anno, un teatro greco, ed un forte che domina il tutto. Decisamente suggestivo, e complice la giornata splendida di domenica ce lo siamo decisamente goduto. Nel pomeriggio invece abbiamo ceduto alla tentazione del bagno nel lago e ozio sulla spiaggia, con annessa tintarella. Un bell’assaggio delle vacanze, che finalmente sono a portata di mano, venerdì si stacca, per due settimana. Viva!