Cos'hai fatto in tutto questo tempo?


Sono andato a letto presto.

In effetti ho un po' trascurato il blog, nonostante qualche viaggio si sia fatto (2 weekend a Parigi e uno in Italia), ma nessuna novità di rilievo da raccontare, la vita scorre tranquilla a Skopje. In compenso all'inizio di maggio mi farò una ricca dieci giorni nantese, grazie alle meraviglie della tecnologia e del telelavoro... viva!
Quindi buon 25 aprile a tutti, è festa pure in Macedonia in quanto venerdì santo (domenica sarà la pasqua ortodossa) ma lo stakanov che è in me mi ha portato in ufficio – dato che nel resto d'Europa non è festa dobbiamo garantire il serivizo... la vita è dura quando si salvano vite umane.
Per quanto riguarda la situazione macedone qui la gente è inferocita per il veto posto dalla Grecia all'ingresso della Macedonia nella Nato, per la questione del nome di cui si parlava (Domanda: perchè volete entrare nella Nato? Risposta: boh?), per cui la gente parla di boicottare prodotti greci, cancella le vacanze in Grecia eccetera. E intanto ci si avvicina alle elezioni anticipate il 1 giugno (nonostante questo tutti mi fanno battute sul fatto che in italia cambiamo un governo all'anno - quando c'è la reputazione c'è tutto!), contrariamente al solito non c'è uno schieramento di falchi e uno di moderati: sono tutti incazzati neri con la Grecia, da destra a sinistra, e tutti tuonano contro l'affronto subito. Nessuno pare avanzare possibili soluzioni peraltro, ho provato a propagandare il geniale Macedonia 2.0 proposto da Mattia nei commenti ma le reazioni sono state tiepidine... che occasione persa!

Sono Pazzi Questi Balcanici

Dialogo con una collega in visita qui dalla Svezia.

Io: Ah, quindi non sei svedese?
Lei: No, sono ungherese, ma di una regione che prima era Ungheria, ma poi è diventata Jugoslavia.
Io: ???

A un successivo approfondimento ho scoperto che viene dalla Vojvodina, provincia autonoma della Serbia (proprio come il Kosovo fino al mese scorso), dove in effetti le lingue ufficiali sono serbo, ungherese, slovacco, rumeno, croato e ruteno. Auguri.
In ogni caso nella risposta a un semplice ‘da dove vieni’ è riuscita a mettere una specie di rivendicazione territoriale e a non pronunciare la parola ‘Serbia’. Mah.
E’ pur vero che in questi stati a base etnica gli appartenenti alle varie minoranze probabilmente fanno ancora più fatica a riconoscersi. Perchè prima potevano dire ‘sono Jugoslavo’ ed aveva una connotazione territoriale, ma adesso dire ‘sono Serbo’ ha una precisa valenza etnica più che geografica.
Ciò non toglie che ogni singola persona nata da queste parti ha in qualche modo qualche conto aperto con qualcun altro e qualche rivendicazione storico/geografico/politica. Non pare una buona premessa per una stabilizzazione della regione.