Buon anno!


Per quelli di voi che osassero dubitare del fatto che Skopje è l’ombelico del mondo: ieri si è festeggiato il capodanno tailandese.
Dico, si festeggia il capodanno tailandese dove state voi? E allora.
Tra l’altro due settimane fa c’è stato quello indiano, ma me lo sono perso perchè ero in Italia. In pratica è la stessa festa buddista, solo che gli indiani festeggiano quando c’è la luna nuova, mentre i tailandesi con la luna piena, quindi 2 settimane dopo. Tutto questo per dire che il melting pot qui e’ totale, altro che Londra o New York.
Grazie alla organizzazione metodica di una collega tailandese ci siamo immersi totalmente nella tradzione più pura della festa di Loy Krathong, che prevede di creare una barchetta galleggiante (il krathong, appunto), ornarla con fiori, incenso e candele (e anche qualche moneta che non guasta mai), e lasciarla andare su un corso d’acqua come auspicio di buona fortuna per l’anno nuovo.
Ci siamo ampiamente impegnati per creare i Krathong che vedete, che hanno fatto un figurone navigando con le loro candeline accese nella notte skopjense, di fortuna ne arriverà certamente a pacchi per tutti.
Per chi volesse ulteriormente documentarsi ho deciso di affidare un altro pezzettino della mia privacy al grande fratello google, e ho creato questo grazioso album fotografico. Enjoy!

Cronache aeroportuali

Italieni
Sulla percezione dell’Italia dal resto del mondo: arrivo al check in a Malpensa e ci sono due giapponesi con la valigia aperta che trasferiscono cose nel bagaglio a mano: evidentemente la loro valigia era stata respinta come troppo pesante, e per non pagare il sovrapprezzo stavano riorganizzando il tutto – routine.
Quando hanno finito rimettono la valigia sulla bilancia, e il numerino segna 32, contro i 30 consentiti. Gli occhi a mandorla si sgranano per il terrore, la regola è infranta e la punizione inevitabile. La tipa al check-in sorride, gli dice “ok” e fa passare la valigia.
La giapponese la guarda incredula per 5 secondi e poi scoppia a ridere di gusto, e se ne va verso l'imbarco col compagno ridendo e commentando.

Over(f***)booking
Arriva il mio turno al check-in, per il Milano-Vienna, Austrian Airlines.
La tipa (Austriaca) mi dice – non richiesta – che non ci sono nè posti al finestrino nè posti al corridoio, perchè l’aereo è pieno.
Io, brillante: beh, l’importante è che ci siano posti
Lei: beh, sei uno degli ultimi fortunati.
Ma come fortunati!?!?! Ho pagato il biglietto! Ci sono scritti un’ora e una data, perchè devo arrivare ogni volta al check in con il terrore di essere lasciato a terra?
Maledetti.

Orgoglio di famiglia


Ebbene sì, dopo le mie amorevoli cure, e un inverno di letargo superato brillantemente, il buon Guido si è addirittura riprodotto!
In realtà nel giardino piemontese c’è anche, oltre alla madre, il più giovane e aitante Remo, per cui la paternità non è ancora conclamata, ma se non un padre ho quantomeno restituito alla vita uno zio di tre meravigliosi frugoletti!