Pedalando nella foresta, pedalando sulla spiaggia...

Arriva la primavera anche da queste parti (anzi, solo da queste parti visto che mi dicono che in sud europa fa piuttosto freddo), e cosa c’è di meglio che dedicarsi al cicloturismo?
Noleggiata (non senza difficoltà) una fiammante mountain bike rossa ho fatto rotta verso il mare e quindi Jurmala, che è la località balneare di Riga, dove tutti si trasferiscono durante i fine settimana nella bella stagione, e dove ero già stato quando il mare era ghiacciato. Il posto in sè è piuttosto particolare, in pratica una lingua di litorale lunga una decina di chilometri in cui un fiume corre parallelo alla costa, a circa un km all’interno, quindi in pratica risulta una specie di lunga penisola isolata dal resto, se non per un ponte sulla estremità.
Il bello è comunque arrivarci, visto che c’è una bellissima pista ciclabile che congiunge il centro di Riga con Jurmala. In realtà in città è piuttosto sconnessa, ma almeno esiste ed è separata dal traffico cittadino; poi una volta attraversato un bel pezzo di periferia (squallida ma francamente molto meno di quelle di Milano o di Parigi, per dire) si esce dalla città, e da queste parti significa immergersi nella foresta. La pista ciclabile corre parallela alla ferrovia, e completamente immersa nel verde, per una decina di chilometri.
Veramente un piacere da pedalare, ed essendo un sabato con un bellissimo tempo c’era anche un bel viavai di altre biciclette e gente in rollerblade, decisamente piacevole. Anche al mare c’era gente che passeggiava sulla spiaggia, lunga e rettilinea e chiusa alle spalle dalla pineta, e qui la scelta era tra pedalare direttamente sulla sabbia compatta, oppure in mezzo alla pineta. Insomma, veramente una bella giornata passata all’aria aperta.
Certo come prima uscita stagionale i circa 60 km totali si fanno ben sentire nelle gambe, ma ne valeva decisamente le pena... oggi ozio!
E nel caso qualcuno di voi stia pensado che noi, paese del sole e di Coppie Bartali, ci facciamo battere quanto a infrastrutture ciclistiche da una nazione che esiste da 15 anni e dove si sta sotto zero 4 mesi all’anno... beh, ha centrato il punto!


6 commenti:

sdn ha detto...

Qui, al centro del mondo, siamo tornati finalmente in primavera. Sole caldo, alberi fuoriti, uccellini che cantano. Nonostante tutto, immagino tu riesca a sentire forte e chiara la mia invidia per la tua pista ciclabile.

Unknown ha detto...

veramente bello, penso che al nord abbiano più passione per la natura e sfruttano tutte le occasioni per potersi immergere in essa, anche le piste ciclabili, da noi manca questa cultura perchè ci sentiamo cittadini e basta. ciao sam

babblog ha detto...

Che gioia leggerti !
se soltanto ci fossero un pò più di rime i tuoi racconti assurgerebbero al livello di poesia.

babblog ha detto...

falling in love with Latvia.It's my kind of place.

Si possono noleggiare bici con guidatore ?

lavale ha detto...

We look to Los Angeles
For the language we use
London is dead, London is dead
London is dead, London is dead
London is dead, London is dead


Etc, ma è più viva di noi

Dino ha detto...

Eh ma adesso (nell'attesa delle ciclabili...) a Bergamo facciamo la ciclostazione [http://dinomanu.blogspot.com/2007/02/ciclostazione-bergamo.html]. La politica ha fatto il suo corso, è arrivato il tempo per il bel paese che le rivoluzioni partano dal basso!

Ad maiora!