Di ritorno

Eccomi di ritorno “a casa” in quel di Riga. Le impressioni su Skopje sono state abbastanza confermate dalla settimana trascorsa: posto povero e sgarrupato, ma in buona sostanza più simile all’Italia rispetto alla Lettonia, a livello di paesaggio, di clima e di gente.
Poi chiaramente la percezione è molto parziale, e le sensazioni positive avute trascorrendo un po’ di tempo con i locali, e anche con i colleghi indiani che sono sempre molto amichevoli, non fanno dimenticare la povertà vista, le tensioni etniche con gli albanesi piuttosto evidenti nei discorsi di tutti, le molte facce poco rassicuranti, le torme di mendicanti, i bambini zingari che assaltano i turisti... insomma non proprio un posto rassicurante.
Purtroppo non sono riuscito a vedere bene la città dati gli orari del viaggio e del lavoro, ma ho fatto due passi nella parte vecchia, dominata da un forte, in cui è evidente la lunga dominazione turca con tre o quattro moschee che svettano sul panorama. Devo dire che la cosa mi ha colpito particolarmente, perchè si innesta in maniera piuttosto brusca rispetto alla normale città est europea che è la parte moderna, stupisce abbastanza. Il centro storico comunque è molto piccolo perchè la maggior parte è stato distrutto da un terremoto, e il resto della città è generalmente squallido.
La cosa migliore è stata la cena macedone: loro hanno il culto della carne e ne sono orgogliosi, hanno piatti e porzioni enorme sempre e solo a base di carne... il tutto innaffiato da abbondanti dosi di Rakja (la grappa locale), con cui pasteggiano allegramente... a me sprovveduto occidentale hanno concesso di bere del buon vino locale. Comunque una piacevole convivialità da cena tra amici che, devo dire, da queste parti manca un po’. Insomma, bello ritrovare qualcosa di mediterraneo e di sud del mondo, decisamente, anche perchè a tavola eravamo un italiano, tre macedoni, un indiano e due tailandesi... i due lettoni erano in schiacciante minoranza!


7 commenti:

ZioTempa ha detto...

hmmm... vino buono? è buono davvero?

babblog ha detto...

TU,PICCOLA MUCCA,NUDA E CROCIFISSA,TU SOGNI IN PARADISO. IL COLTELLO LAMPEGGIANTE TI HA FATTA SALIRE IN CIELO.

non è,come potrebbe sembrare,la traduzione dell'inno nazionale lettone,bensì una poesia di un grandissimo pittore del primo 900;
riesci a capire chi è ?

babblog ha detto...
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SAM ha detto...

Si, il vino e' buono davvero. D'altronde il clima e' favorevole, sono all'altezza del sud italia ma e' un po' piu' fresco, hanno molte colline... Ho bevuto il Vranec che mi hanno consigliato e mi e' piaciuto, per il prezzo che ha e' ottimo.

SAM ha detto...

No, il pittore non lo individuo, e soprattutto mi sfugge cosa c'entri con questo post e con il blog in generale....

Dino ha detto...

Ebbravo il nostro emigrante del nord! Ieri un nostro comune amico-collega vodiano mi ha dato tue notizie, mentre tornavo a casuccia, sul TILO delle 18:32 da Mi San Cristoforo. Mi ha detto: "...e se vuoi saperne di più, vai su Google, cerca prudello e trovi il suo BLOG". Detto fatto.

Complimenti per i reportage da Riga! !!

Unknown ha detto...

Lasciare Skopje, tornare a Riga e dirsi "a casa".
Sam, sei già un migrante vero.