Jāņi

Oggi è Jāņi, notte di mezza estate, la festa più sentita di tutto l’anno al nord, e particolarmente nei paesi baltici. Tradizione pagana più celebrata del Natale, viene onorata da quanto mi hanno raccontato soprattutto andando in mezzo alla natura, e passando le ore di buio (poche, 3 o 4) bevendo e mangiando fin a quando il sole non sorge di nuovo. Tradizione più che comprensibile dopo avere passato un inverno in Lettonia: giornate cortissime e impossibilità di stare all’aperto per il freddo, quindi si capisce come siano ansiosi di riappropriarsi degli spazi aperti e della natura.
Le donne sono anche molto, molto ansiose di scoprirsi il più possibile, ma questa è un’altra storia.
E in tutto questo io dove sono? A Skopje, l’ombelico del mondo, chiuso in casa con l’aria condizionata a manetta che fuori ci sono 42 gradi!
A proposito di ombelico del mondo, ieri mi dicevano che pubblicizzano all’estero gli investimenti in Macedonia sottolineando che nel raggio di 1500 km intorno ci sono tantissime capitali europee e che sta in una posizione strategica. Vero, nel raggio di 1500 km ci sono tantissime cose, è qua che non c’è niente! Insomma è come stare nel buco della ciambella....
In realtà devo ancora esplorare la città, ma soprattutto i dintorni che non devono essere niente male, ma questo caldo decisamente mi demotiva. Però almeno è secco, non ti uccide come l’umidità padana, ma certo pesta molto più duro. Comunque se trovo un po’ di coraggio esco a documentare le mirabilie dell’architettura jugoslava, da non perdere!

1 commenti:

babblog ha detto...

sempre meglio che nel buco di Nembo Kid !