Capo Kolka












Eccomi con un po’ di ritardo a raccontare della gita dello scorso weekend, verso capo Kolka, che è il promontorio che chiude verso sud il golfo di Riga. Viaggio di circa 200 km in macchina, noleggiata con modalità fantozziane alla mattina, in compagnia di tre colleghi.
La pensata migliore della giornata è stata: “facciamo la strada costiera così vediamo il panorama, che se stiamo all’interno vediamo solo alberi”. Indovinate cosa si vede su 200 km di costiera lettone? Alberi dalla parte dell’interno, e alberi pure dalla parte del mare, che probabilmente sta lì dietro da qualche parte. Essendo questa contea assolutamente piatta il mare non lo si vede mai, se durante gli attraversamenti di qualche rado paese. Circa uno ogni 20 km, e le coste sono più popolate dell’interno!
Insomma sto pezzo di mondo è un gran bosco con qualche casetta qua e là. Qualche paesaggio bello si è visto, con la foresta che arriva a due passi dalla costa e poi il prato che degrada nel mare, come in Irlanda, sempre suggestivo per noi mediterranei.
Sul promontorio vero e proprio invece ci sono delle gran spiagge sabbiose, con la foresta che arriva a qualche decina di metri, e poi smotta sulla spiaggia visto che il terreno è sabbioso e friabile, con tanto di alberi caduti... piuttosto impressionante.
E passeggiando sul promontorio si ha l’emozione di avere da una parte il placido golfo di Riga, e dall’altra parte l’impetuoso e ribollente (...) mar Baltico. Insomma il Capo di Buona Speranza di salgariana memoria ci fa un baffo alla Lettonia! (si, sto scherzando, calma piatta a perdita d’occhio dai due lati, e dire che la Lonely Planet lo descriveva come un posto aspro e selvaggio).
Comunque una passeggiata piacevole, con la fortuna di beccare l’unica mezz’ora di sole della giornata quando eravamo a passeggio sulla spiaggia, mentre altri lunghi tratti del viaggio ci siamo pigliati acqua a secchiate.
Insomma gita piacevole, anche se l’impressione è che la Lettonia profonda abbia davvero poco da offrire al turista, se non ettari di natura piuttosto pacifica. Spero nel prossimo futuro di riuscire a visitare le altre capitali baltiche che dovrebbero avere un qualche spessore.
E tra qualche minuto si vola a Londra per un weekend dell’ammòòre! A presto!
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