Plitvice

Dimentichiamo l’ordine temporale e partiamo dal posto più bello in assoluto, i laghi di Plitvice.
Devo dire che sono stato davvero impressionato da questo parco naturale, sotto tutti gli aspetti.
Prima di tutto il posto è splendido: detto molto in breve è una valle in cui il fiume ha formato una serie di laghi su diversi livelli (praticamente come una serie di chiuse), separati da dighe naturali e che comunicano tra loro attraverso una serie di cascate. Il tutto con un’acqua di un turchese irreale, e circondato da boschi lussureggianti: a tratti sembra di stare in qualche posto tropicale, altro che Croazia.

Laghi, cascate e acqua turchese...

In più il parco stesso è organizzato benissimo, con percorsi guidati di lunghezza variabile, bus per il trasporto dei passeggeri nei tratti più, lunghi, barche elettriche per attraversare il lago più grande, il tutto molto ben inserito nell’ambiente, e ben sincronizzato e funzionante. Insomma complimenti ai croati!
Devo dire che tutto l’entroterra croato mi ha sorpreso, aleno da Plitvice verso nord (il resto non l’ho visto). Appena lasciata la costa e scavalcate le prime montagne il paesaggio cambia improvvisamente e devo dire che i Balcani del nord sono davvero molto simili alle Alpi, spesso l’impressione è quella di stare in Austria.
La croazia rimane comunque consigliatissima per una vacanza tra mare, monti e città storiche, e ogni vacanza da quelle parti dovrebbe obbligatoriamente includere una giornata a Plitvice.

La carpa storpia di Plitvice, che frutterà il prossimo nobel in veterinaria


1 commenti:

ZioTempa ha detto...

io ci ero stato subito dopo la guerra, portato Tommy e Franz. Ricordo bene il colore dei laghi, mi aveva davvero colpito, però il posto era desolato e devastato... dopo aver letto questo post mi sa che mi organizzerò per tornarci presto...