Cronache aeroportuali

Italieni
Sulla percezione dell’Italia dal resto del mondo: arrivo al check in a Malpensa e ci sono due giapponesi con la valigia aperta che trasferiscono cose nel bagaglio a mano: evidentemente la loro valigia era stata respinta come troppo pesante, e per non pagare il sovrapprezzo stavano riorganizzando il tutto – routine.
Quando hanno finito rimettono la valigia sulla bilancia, e il numerino segna 32, contro i 30 consentiti. Gli occhi a mandorla si sgranano per il terrore, la regola è infranta e la punizione inevitabile. La tipa al check-in sorride, gli dice “ok” e fa passare la valigia.
La giapponese la guarda incredula per 5 secondi e poi scoppia a ridere di gusto, e se ne va verso l'imbarco col compagno ridendo e commentando.

Over(f***)booking
Arriva il mio turno al check-in, per il Milano-Vienna, Austrian Airlines.
La tipa (Austriaca) mi dice – non richiesta – che non ci sono nè posti al finestrino nè posti al corridoio, perchè l’aereo è pieno.
Io, brillante: beh, l’importante è che ci siano posti
Lei: beh, sei uno degli ultimi fortunati.
Ma come fortunati!?!?! Ho pagato il biglietto! Ci sono scritti un’ora e una data, perchè devo arrivare ogni volta al check in con il terrore di essere lasciato a terra?
Maledetti.

3 commenti:

Unknown ha detto...

about the overbooking.... it is a bad habits but since we must deal with it...
they must refund us for 250 or 600 euros by EU law....
read this:
http://news.bbc.co.uk/1/hi/business/3040432.stm

Unknown ha detto...

e perche cazzo l'ho lasciato in inglese?!?!? focca bindella.... ora di andare a letto!

sdn ha detto...

Il concetto stesso di Overbooking è aberrante. Una volta si parlava di rischio imprenditoriale... vendo pochi biglietti e me la prendo in culo. Ora il rischio è del cliente. Compro un servizio/un prodotto ma questo non mi dà la sicurezza di averlo.

Come andare al supermercato, comprare la roba, tornare a casa, aprire il detersivo e scoprire che è vuoto perché "ne è stato venduto troppo".