Pioggia, sole, pioggia, sole e Fran...cia.



Eccomi di ritorno (di passaggio?) a Riga, dopo 10 giorni di Francia, martedì si riparte per tre giorni di Svezia (stavolta per lavoro – dicono).

La vacanza è stata decisamente molto piacevole, nel senso che mi sono dato principalmente al mio sport preferito: l’ozio. Sara è piuttosto impegnata tra università ed esami, per cui ho avuto abbastanza tempo da passare per conto mio, impiegato per la maggior parte dormendo, ho avuto medie di sono veramente da ghiro in inverno. E devo dire che ne ho goduto, anche se non è mai abbastanza, adesso dovrò rieducare il mio corpo a ritmi di sonno normali e sarà dura!
In tutto questo ozio (mio) ci siamo dedicati anche a un po’ di turismo, eslporando un agolino di Bretagna – tecnicamente non lo è ancora, ma non diteglielo che loro espongono bandiere e scritte in bretone ovunque – con vista sull’oceano e sulle saline, e sosta nel borgo murato di Guerande, bellino.
E poi a Nantes hanno aperto il castello dei duchi di bretagna, che era in ristrutturazione da prima che Sara andasse ad abitarci (a Nantes, non nel castello) , per cui me lo sono visto, bellino anche se abbastanza in stire Loira, quindi villa oltre che castello, comunque ben murato e fortificato. Certo appena ristrutturato alla francese, e quindi sembra che l’abbiano appena costruito; il restauro conservativo da queste parti non è ancora sbarcato.




Comunque Sara vive in un campus bellissimo vicino a un fiume (l’Erdre), per cui si possono fare delle ottime passeggiate - e pic nic - lungo il fiume, che è tutto costeggiato da un parco con sentiero in mezzo agli alberi, in queste cose i francesi ne sanno! Come del resto ne sanno di autopromozione, in questo sono i maestri mondiali: per quanto riguarda il dipartimento di Nantes (dove fuori città c’è solo della gran campagna, vacche e campi, campi e vacche, più qualche vigneto) sono riusciti a mettere insieme un libretto con 30 itinerari da fare a piedi, in bici o a cavallo! Noi, diligenti, siamo andati a farne uno, e abbiamo visto un sacco di campi, un sacco di vacche e... basta! Tutto però ottimamente tracciato e organizzato e segnalato e manutenuto, niente da dire!
Sulla strada del ritorno ho fatto tappa a Hahn (Francoforte secondo la Ryanair) dove ho dormito a Schwerbach in un ostello sperdutissimo in mezzo alla campagna tedesca, prima di dirigermi verso Riga questa mattina. Insomma ormai sono un pendolare della comunità europea! E stavolta invece di specialità alimentari ho importato in lettonia una fantastica ventosa sturacessi, con cui ho finalmente liberato il lavandino della cucina. Si, forse quest’ultima nota non è proprio in linea con i viaggi che sono il tema del blog.... ma non formalizzatevi troppo, in fondo siamo tra amici!

Vi lascio con l'angolo dell'ego e della foto artistica (cliccate sulle foto per ingrandire... c'era bisogno di dirlo?)




2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma che belle foto. Certo che sai scrivere e sai fotografare, sicuro di fare il lavoro giusto?
heheheheheh
PS: il Black Balsam è sceso sotto la metà!!

Anonimo ha detto...

Ti leggo, ti penso, ti ammiro.

Uh yeah baby yeah