Azken Guda Dantza!
Quest’anno è stato un anno di matrimoni. Ho collezionato svariati matrimoni italiani, uno italo-sloveno e 3 macedoni (uno macedone-tailandese per la precisione).
Partecipare a questi eventi familiari mi ha fatto rendere conto di quanto in italia abbiamo perso delle nostre tradizioni popolari a livello di musica e danze.
Devo dire che in questa (ex) nazione che viene da oltre cinquant’anni di dittatura di comunisti mangiabambini – notoriamente distruttori di tradizioni - il patrimonio di lingua, musiche e balli è veramente vivissimo. Pure troppo probabilmente, visto che potrebbe essere visto come uno degli aspetti che hanno spinto alle guerre del post-jugoslavia, però trovarsi in mezzo è davvero molto bello. Ed è pur vero che in slovenia si suonavano tranquillamente canzoni croate e serbe, e in Macedonia (che fa della propria musica un patrimonio fondante) spesso suonano pezzi serbi.
La musica e il ballo sono qualcosa che uniscono un popolo, a livello profondo, ed uniscono le generazioni: qua si balla tutti, dai nonni ai bambini.
In Slovenia è stato splendido soprattutto grazie alla qualità della band, un gruppo di matti che è andato avanti a suonare ininterrottamente dalle 5 del pomeriggio alle 5 del mattino, dando spettacolo e coinvolgendo tutti. Però il ballo era un evento in sè, tutti lo aspettavano e sapevano ballare, anche – forse soprattutto - quelli gli sloveni di seconda generazione nati in Canada... mentre noi italiani si abbozzava, un po’ imbarazzati.
In Macedonia addirittura le danze sono il centro del matrimonio: in chiesa gli invitati manco ci vanno, solo le famiglie, la cena è sì abbondante ma niente a che vedere con i nostri standard, in compenso la gente è lì per ballare. Si aspettano a malapena gli antipasti, e poi via in pista per tutta la sera. E non a ballare a coppie, ma tutti in cerchio per il ballo tradizionale per i matrimoni, l’Oro. Ci sono diverse versioni e passi, ma è una cosa che si fa tutti insieme e che anima la festa in maniera davvero speciale, perfetta per l’occasione. Infatti era stato molto bello l’anno scorso al matrimonio di un amico (in Italia) quando ha invitato una compagnia di ballo popolare che ha suonato diversi balli di gruppo da tutto il mondo, spiegandoci i passi e facendo ballare tutti, un’idea davvero ottima. Insomma al di là del mantenere tradizioni e identità è proprio una cosa bella in sè mettersi a ballare in cerchio tutti insieme, crea qualcosa.
Ai matrimoni italiani invece o non si ballava o c’era animazione da deejay, e i balli che si fanno spaziano dalla macarena alla bomba a YMCA. Quello che mi ha definitivamente steso è stata l’esortazione del deejay di turno davanti ad un gruppo non particolarmente ferrato sulle mosse da fare “dovete andare di più nei villaggi!”.
Gente, quello che ci lega culturalmente e che ci caratterizza come civiltà sono i balli nei villaggi turistici, uguali dappertutto dalle Canarie alla Calabria a Sharm. Amaro.
Si noti che ho sempre detestato ballare, e sono tutt’altro che un difensore delle tradizioni in quanto tali. Ma quando una cosa funziona funziona!
Partecipare a questi eventi familiari mi ha fatto rendere conto di quanto in italia abbiamo perso delle nostre tradizioni popolari a livello di musica e danze.
Devo dire che in questa (ex) nazione che viene da oltre cinquant’anni di dittatura di comunisti mangiabambini – notoriamente distruttori di tradizioni - il patrimonio di lingua, musiche e balli è veramente vivissimo. Pure troppo probabilmente, visto che potrebbe essere visto come uno degli aspetti che hanno spinto alle guerre del post-jugoslavia, però trovarsi in mezzo è davvero molto bello. Ed è pur vero che in slovenia si suonavano tranquillamente canzoni croate e serbe, e in Macedonia (che fa della propria musica un patrimonio fondante) spesso suonano pezzi serbi.
La musica e il ballo sono qualcosa che uniscono un popolo, a livello profondo, ed uniscono le generazioni: qua si balla tutti, dai nonni ai bambini.
In Slovenia è stato splendido soprattutto grazie alla qualità della band, un gruppo di matti che è andato avanti a suonare ininterrottamente dalle 5 del pomeriggio alle 5 del mattino, dando spettacolo e coinvolgendo tutti. Però il ballo era un evento in sè, tutti lo aspettavano e sapevano ballare, anche – forse soprattutto - quelli gli sloveni di seconda generazione nati in Canada... mentre noi italiani si abbozzava, un po’ imbarazzati.
In Macedonia addirittura le danze sono il centro del matrimonio: in chiesa gli invitati manco ci vanno, solo le famiglie, la cena è sì abbondante ma niente a che vedere con i nostri standard, in compenso la gente è lì per ballare. Si aspettano a malapena gli antipasti, e poi via in pista per tutta la sera. E non a ballare a coppie, ma tutti in cerchio per il ballo tradizionale per i matrimoni, l’Oro. Ci sono diverse versioni e passi, ma è una cosa che si fa tutti insieme e che anima la festa in maniera davvero speciale, perfetta per l’occasione. Infatti era stato molto bello l’anno scorso al matrimonio di un amico (in Italia) quando ha invitato una compagnia di ballo popolare che ha suonato diversi balli di gruppo da tutto il mondo, spiegandoci i passi e facendo ballare tutti, un’idea davvero ottima. Insomma al di là del mantenere tradizioni e identità è proprio una cosa bella in sè mettersi a ballare in cerchio tutti insieme, crea qualcosa.
Ai matrimoni italiani invece o non si ballava o c’era animazione da deejay, e i balli che si fanno spaziano dalla macarena alla bomba a YMCA. Quello che mi ha definitivamente steso è stata l’esortazione del deejay di turno davanti ad un gruppo non particolarmente ferrato sulle mosse da fare “dovete andare di più nei villaggi!”.
Gente, quello che ci lega culturalmente e che ci caratterizza come civiltà sono i balli nei villaggi turistici, uguali dappertutto dalle Canarie alla Calabria a Sharm. Amaro.
Si noti che ho sempre detestato ballare, e sono tutt’altro che un difensore delle tradizioni in quanto tali. Ma quando una cosa funziona funziona!
5 commenti:
Salve Sam!per sbaglio sono "incappato" nel tuo blog, e sinceramente penso che questo sia stato lo sbalio più bello che mi sia capitato in questo mese!: non ci avrei mai scommesso che un italiano potesse essere tanto interessato dei balcani, in particolar modo del mio paese!
Bel blog!
skopsko3@hotmail.it
Grazie! L'interesse nasce dal fatto che in maniera piuttosto casuale sono finito a lavorare a Skopje a Luglio dell'anno scorso, e ci vivo tutt'ora!
Tu invece come mai sai cosi' bene l'italiano?
Na Zdravia (visto il tuo intidizzo mail...) !
Ciao Sam, grazie per il complimento!Se riesco a scambiare qualche parola con te in italiano è perchè qui(italia) ci abito da un bel po di anni...(dico "un bel po di anni"..perchè ho perso il conto e anche perchè non sono tanto bravo con i conti matematici:)
Blagodaram! ama se vika "Na ZdraviE";)
skopsko3@hotmail.it
Non ci credo...un macedone che vive in italia commenta un blog di un italiano che vive in macedonia.
Se vi scambiaste i posti non ci sarebbe davvero gusto heheheheheh.
Mitico Sam che hai citato i KORTATU.......che ricordi......miiiiiiii come siamo invecchiaaaatiiiii!!!
wow !!
l'oro è uguale al kolo e io ci vado pazza !!!
cercate in you tube kolo by adrenalina
è registrato al kalemegdan di beograd e sono solo anziani, ma è bellissimo !!!
Posta un commento