Blog dell'emigrante baltico balcanico transalpino.
Emigrazione, viaggi fuori dai paraggi ma non troppo.
Never mind the bollocks...
Un po’ mi secca fare pubblicità, ma nella ferma convinzione che questo non sposterà nemmeno del’ottavo decimale le vendite condivido con voi questa allegro manifesto che campeggiava su di un chiosco bibite nel centro di Vienna. Qualche esperto di cose teutoniche sa darmi lumi su cosa possa significare?

Inoltre ho scoperto che l’aquilotto simbolo dell’Austria, eredità imperiale, che campeggia un po’ in tutte le salse ovunque nel paese, stringe tra le zampe... falce e martello! Ciò che è stato eliminato dalle bandiere di Russia e Bulgaria campeggia ancora fieramente e impunemente nel simbolo di questo covo di comunisti! Cosa aspetta il Berlusca a chiederne l’espulsione dalla comunità Europea? Bush a farci una guerra preventiva?

Patrizia, Nizza.
Eccomi di ritorno da un weekend francese da Sara denso di emozioni, in cui ho conosciuto Patrizia, il cane di famiglia! Eccola qui in tutto il suo splendore di iena! E’ dolcissima ed appena reduce da un anno di canile, un grosso benvenuto!
In più ne ho approfittato per visitare per la prima volta Nizza, dove non ero mai stato nonostante i numerosi giri in costa azzurra. Non sapevo bene cosa aspettarmi, se una posto fighetto e balneare tipo Cannes o una cashbah caotica come Marsiglia: devo dire che siamo più dalle parti della prima, quantomeno nel centro. Il lungomare è estremamente elegante, anche se la famosa Promenade des Anglais è separata dalla prima fila di palazzi da uno stradone enorme, non proprio il massimo per passeggiare. Comunque dato che è città turistica da almeno un paio di secoli tutte le strutture del centro sono eleganti palazzi ottocenteschi o primo novecento, con notevoli sfoggi di neoclassico e liberty. La città vecchia invece è estremamente ligure, con stradine strette e in salita, e case molto alte.
Mi ha stupito che gli sciovinisti francesi abbiano concesso i sottotitoli in dialetto alle vie della città vecchia, che suonano assolutamente genovesi. Poi basta muoversi di un paio di vie e l’alta percentuale di nordafricani diventa evidente, con macellerie halal e pasticcerie cariche di splendidi dolci – e sì, l’aspetto ordinato e fighetto da località di mare scompare velocemente. Interessante miscuglio insomma. E ho decisamente un debole per i posti dove la spiaggia è in città, penso che l’idea di uscire dall’ufficio e andare direttamente in riva al mare, beh, la qualità della vita la impenni non poco.

