Blog dell'emigrante baltico balcanico transalpino.
Emigrazione, viaggi fuori dai paraggi ma non troppo.
Vinicio cammina con me
Eh sì, poco turismo e il blog langue... d’altronde poco da raccontare, si prosegue la vita lettone, e qui sembra arrivata la primavera (coi suoi confetti di virtù...), mentre pare che in Italia sia tornato il freddo. Un po’ per uno!Qua si sta bene, si passeggia volentieri e ci si gode la città. Questo we si vola a londra con la morosa, bisogna ben tenersi in movimento! Certo una meta meno originale del solito, ma magari qualcosina da raccontare ci sarà, in fondo sempre di viaggio si tratta... no, il muschio su questo sasso non ci cresce!
Lettonia più profonda
Secondo giro nel cuore della lettonia, questa volta Cesis, che la Lovely Planet spacciava come antica città medievale lettone che più lettone non si può... in realtà è un po’ una sòla, anche se c’è un castello molto bello. Il resto della città però non dice molto, tranne una via centrale bellina con case antiche e negozi. In più, dopo un venerdì di sole stupendo, ovviamente oggi ha tirato fuori una giornata grigia e triste con tanto di pioggerellina, un classico.
Il castello comunque bello, composto da una parte settecentesca con annesso museo, e una parte medievale diroccata. La cosa più simpatica è che per visitare il rudere medievale ti danno un elmetto da cantiere e una lanterna con una candela dentro, e ti dicono: vai! Non c’è illuminazione, e quindi nelle scale cieche per salire sulla torre c’è solo la luce della lanterna. Suggestivo ma si rischia anche di rompersi l’osso del collo! Poi c’è anche una sala sotterranea in cui ci si cala con una scala a pioli metallica, anche qui a rischio scivolone!Insomma bello godersi le rovine senza sbarramenti, transenne e quant’altro, anche se non so se valeva la pena di farmi due ore di treno (per novanta km... quasi peggio delle fs. Quasi perchè almeno qui i loro lenti orari li rispettano).
Domani si parte alla volta della misteriosa Macedonia. Parto ottimista lasciando qui sciarpa, scarpe pesanti e maglioni, speriamo in bene, voglio anche io la primavera anticipata che vi state godendo tutti!
Turismo Visuale
Invece devo sottolineare che nessuno mi ha segnalato nulla (vergogna) il fatto che Al Bano a San Remo abbia duettato con una band lettone! Qua sono tutti incazzati, e dicono che doveva vincere lui secondo il volere del pubblico, ma è stato boicottato dalla giuria pagata dall’industra discografica italiana, che non vede di buon occhio che vendano utilizzati musicisti stranieri. Ognuno ha i complotti che si merita...
Io ho tentato di spiegare che Al Bano in Italia non gode esattamente i favori delle elite intellettuali, ma poi per non fare la figura del solito paese dominato dai comunisti (che qua stranamente sono molto poco popolari) ho lasciato perdere. Tra l’altro non vorrei in nessun modo avere un influsso negativo sulle vendite del grande concerto per la festa della donna che l’ottimo Carrisi terrà a Riga (insieme ad altri pezzi da novanta quali i Ricchi e Poveri), ci mancherebbe, sosterrò fino in fondo la musica nazional(popolar)e!
Vabè, per mantenermi un minimo in linea con il tema del Blog vi parlo del mio argomento preferito, la Daugava: le piogge di questo weekend hanno lavato via tutta la neve ma il ghiaccio è rimasto, quindi in pratica adesso è tutto un lastrone di ghiaccio tipo pista di pattinaggio. Meno invernale della neve perchè il colore è scuro e simile a quello dell’acqua, ma comunque scenografico.

Io ho tentato di spiegare che Al Bano in Italia non gode esattamente i favori delle elite intellettuali, ma poi per non fare la figura del solito paese dominato dai comunisti (che qua stranamente sono molto poco popolari) ho lasciato perdere. Tra l’altro non vorrei in nessun modo avere un influsso negativo sulle vendite del grande concerto per la festa della donna che l’ottimo Carrisi terrà a Riga (insieme ad altri pezzi da novanta quali i Ricchi e Poveri), ci mancherebbe, sosterrò fino in fondo la musica nazional(popolar)e!
Vabè, per mantenermi un minimo in linea con il tema del Blog vi parlo del mio argomento preferito, la Daugava: le piogge di questo weekend hanno lavato via tutta la neve ma il ghiaccio è rimasto, quindi in pratica adesso è tutto un lastrone di ghiaccio tipo pista di pattinaggio. Meno invernale della neve perchè il colore è scuro e simile a quello dell’acqua, ma comunque scenografico.

Si, le temperature si sono alzate e ha piovuto, e la città è inondata di neve che si scioglie, con le papere in festa che sguazzano nelle enormi pozze formate nei parchi cittadini, in attesa di potere tornare a sguazzare nel fiume e nei canali, che al momento sono appunto ancora congelati... no, non è un laghetto, è una enorme pozzanghera dove c’era un prato innevato. Purtroppo Sara ha quindi visto la città sotto la pioggia, direi al suo peggio per un turista come estetica, ,ma almeno la temperatura era sopra zero, che non è male. Comunque pare sia piaciuta, sicuramente io sono stato felicissimo della visita. Certo così poi il lunedì è ancora più duro!

